Come i 7 principi di ITIL migliorano l’erogazione dei servizi IT

L'ITSM è la colonna portante del successo aziendale. In questo articolo esaustivo, scopriamo come i 7 principi guida di ITIL possono migliorare la gestione dei servizi IT, portando efficienza, innovazione e vantaggi per gli altri dipartimenti aziendali.

Illustrazione ITSM e itil

Nell’era digitale, dove ogni secondo conta, una gestione efficace dei servizi IT (ITSM) è diventata la spina dorsale del successo aziendale. La crescente complessità tecnologica e le aspettative sempre più elevate dei clienti hanno reso un approccio strategico all’ITSM non più un lusso, ma una necessità imprescindibile per le imprese che aspirano a eccellere nel panorama competitivo odierno. In questo contesto, i 7 principi guida ITIL emergono come una bussola fondamentale per navigare le acque tumultuose dell’IT moderno.

ITIL: UN FRAMEWORK PER L’ECCELLENZA NELL’IT

Prima di addentrarci nei principi guida, è essenziale comprendere cosa sia ITIL e perché rivesta un’importanza cruciale nel mondo dell’IT. L’Information Technology Infrastructure Library, comunemente nota come ITIL, non è semplicemente un insieme di suggerimenti casuali. Al contrario, rappresenta un insieme di best practice per l’ITSM accuratamente sviluppato e raffinato nel corso degli anni.

ITIL si configura come un approccio completo alla gestione dei servizi IT, ponendo al centro della sua filosofia la creazione di valore per i clienti e il miglioramento continuo dei processi. Questo framework è stato progettato per aiutare le organizzazioni ad allineare i loro servizi IT con le esigenze aziendali in continua evoluzione, garantendo che ogni aspetto dell’infrastruttura IT contribuisca in modo tangibile al successo dell’organizzazione.

La forza di ITIL risiede nella sua capacità di adattarsi alla complessità degli ambienti IT moderni. In un mondo dove la tecnologia evolve a un ritmo vertiginoso, ITIL offre un approccio strutturato ma flessibile, permettendo alle organizzazioni di rimanere agili pur mantenendo una solida base di pratiche consolidate. Adottando le pratiche ITIL, le aziende possono assicurarsi che i loro servizi IT non siano solo tecnicamente solidi, ma anche perfettamente allineati con gli obiettivi strategici dell’organizzazione.

L’IMPORTANZA DEI 7 PRINCIPI GUIDA ITIL

I 7 principi guida di ITIL sono fondamentali perché forniscono le basi per un ITSM efficace.

Questi principi non sono semplici regole da seguire meccanicamente, ma piuttosto una filosofia di approccio all’ITSM che permea ogni aspetto della gestione dei servizi IT. La loro importanza risiede nella capacità di fornire una direzione chiara e coerente.

Essi guidano le decisioni, plasmano le strategie e influenzano ogni aspetto dell’erogazione dei servizi IT. Adottando questi principi, le organizzazioni possono garantire che i loro sforzi nell’ITSM siano sempre allineati con gli obiettivi aziendali più ampi.

Ma come si traducono questi principi nella pratica quotidiana dell’ITSM? Per comprenderlo appieno, esploreremo in dettaglio ciascuno dei 7 principi, analizzando come possono essere applicati per trasformare l’approccio di un’organizzazione alla gestione dei servizi IT.

Prima di approfondire ogni principio però, vediamo come le linee guida ITIL possono essere applicate a specifici processi aziendali.

Nell’implementazione dei principi ITIL, è fondamentale considerare l’impatto dell’ITSM sui vari dipartimenti. Un’area in cui un ITSM efficace può fare la differenza è l’onboarding dei dipendenti.

Applicando i principi al processo di onboarding, le organizzazioni possono garantire ai nuovi assunti una transizione veloce ed efficiente, con tutte le risorse IT e i diritti di accesso necessari forniti in modo sicuro e tempestivo.

I 7 PRINCIPI ITIL NEL DETTAGLIO

1. CONCENTRARSI SUL VALORE

Il primo e forse il più fondamentale dei principi di ITIL è la focalizzazione sul valore. Questo principio sottolinea che ogni azione, decisione e processo nell’ambito dell’ITSM deve essere guidato da un unico obiettivo primario: fornire valore tangibile al cliente.

COSA SIGNIFICA REALMENTE “VALORE” NEL CONTESTO DELL’IT?

Il valore in ITIL non è un concetto astratto, ma qualcosa di concreto e misurabile. Si tratta di comprendere profondamente le esigenze dei clienti e degli stakeholder, identificare ciò che realmente apprezzano e allineare i servizi IT per soddisfare e superare queste aspettative.

CAMBIO DI MENTALITÀ

Invece di concentrarsi esclusivamente sugli aspetti tecnici o sulle metriche interne, i professionisti IT devono adottare una prospettiva orientata al cliente.

Per mettere in pratica questo principio, le organizzazioni devono impegnarsi in un dialogo continuo con i loro clienti e stakeholder. Questo può assumere diverse forme: sondaggi regolari, sessioni di feedback, interviste one-on-one o focus group.

L’obiettivo è ascoltare attivamente e comprendere non solo ciò che i clienti dicono di volere, ma anche ciò di cui hanno realmente bisogno, anche quando non sono in grado di articolarlo chiaramente.

UN ESEMPIO CONCRETO

Un esempio di come questo principio può essere applicato si trova nell’implementazione di un nuovo sistema software.

Invece di concentrarsi esclusivamente sulle specifiche tecniche o sulle funzionalità avanzate, un team IT che segue questo principio si dovrebbe focalizzerebbe su come il nuovo sistema migliora l’esperienza dell’utente, aumenta la produttività o risolve problemi specifici dei clienti.

Potrebbero coinvolgere gli utenti finali fin dalle prime fasi di progettazione, condurre test di usabilità e iterare continuamente basandosi sul feedback ricevuto.

MISURARE IL VALORE

La misurazione del valore è un altro aspetto cruciale di questo principio. Le organizzazioni devono andare oltre le tradizionali metriche IT e sviluppare indicatori che riflettano il valore percepito dal cliente. Questi potrebbero includere il tempo risparmiato, l’aumento della soddisfazione del cliente, o l’impatto positivo sui risultati aziendali.

2. PARTIRE DALLO STATO ATTUALE

Il secondo principio di ITIL, enfatizza l’importanza di comprendere e valorizzare la situazione esistente prima di intraprendere qualsiasi iniziativa di cambiamento o miglioramento. Questo principio riconosce che ogni organizzazione ha una sua storia, una sua cultura e un insieme di pratiche consolidate che non possono essere semplicemente ignorate o eliminate.

L’ESSENZA DEL PRINCIPIO

L’essenza di questo principio sta nel riconoscere che non è necessario e spesso nemmeno desiderabile “reinventare la ruota” ogni volta che si intraprende un’iniziativa di miglioramento.

Invece, l’approccio consigliato è quello di fare un’attenta valutazione dello stato attuale, identificando ciò che funziona e ciò che necessita di miglioramento.

APPLICARE IL PRINCIPIO

Per applicare efficacemente questo principio, le organizzazioni dovrebbero iniziare con una valutazione approfondita dei loro processi, pratiche e strumenti esistenti.

Questo non significa semplicemente fare un inventario, ma piuttosto condurre un’analisi critica che consideri:

  • L’efficacia dei processi attuali nel raggiungere gli obiettivi desiderati
  • Le competenze e le conoscenze esistenti all’interno del team
  • Le tecnologie e gli strumenti già in uso
  • La cultura organizzativa e come influenza l’adozione di nuove pratiche

UN ESEMPIO PRATICO

Un esempio di come questo principio può essere applicato è nel caso di un’organizzazione che decide di migliorare il proprio processo di incident management. Invece di implementare un nuovo sistema da zero, l’approccio ITIL suggerisce di iniziare esaminando il processo attuale.

Questa analisi potrebbe rivelare che, mentre il processo di escalation degli incident funziona bene, c’è spazio per migliorare nella fase di classificazione iniziale.

Questo approccio non solo è più efficiente in termini di risorse, ma può incontrare anche meno resistenza al cambiamento.

Dobbiamo comunque tenere presente che, “Partire dallo stato attuale” non significa accettare passivamente lo status quo. Al contrario, incoraggia un approccio critico e riflessivo.

Infatti, le organizzazioni dovrebbero chiedersi:

  • Perché gestiamo o facciamo le cose in questo modo?
  • Quali sono i punti di forza e di debolezza dei nostri processi attuali?
  • Come possiamo migliorare ciò che non funziona?

Questo approccio permette di identificare opportunità di miglioramento che sono realistiche e realizzabili, piuttosto che inseguire soluzioni idealistiche che potrebbero non essere adatte al contesto specifico dell’organizzazione.

3. PROCEDERE IN MODO ITERATIVO RACCOGLIENDO FEEDBACK

Il terzo principio di ITIL, è fondamentale per garantire un miglioramento continuo e sostenibile nel tempo.

Questo principio riconosce che il cambiamento e il miglioramento non sono eventi una tantum, ma processi continui che richiedono un approccio graduale e riflessivo.

APPROCCIO GRADUALE

L’essenza di questo principio sta nel riconoscere che i grandi cambiamenti sono spesso più efficaci quando vengono implementati attraverso una serie di piccoli passi incrementali.

Ogni passo offre l’opportunità di apprendere, adattarsi e migliorare prima di procedere oltre. Questo approccio non solo riduce i rischi associati ai grandi cambiamenti, ma aumenta anche la probabilità di successo a lungo termine.

COME APPLICARLO

Per applicare efficacemente questo principio, le organizzazioni dovrebbero adottare un approccio ciclico al miglioramento, che può essere suddiviso in diverse fasi:

  1. Pianificazione: Definire chiaramente l’obiettivo del cambiamento e stabilire metriche per misurarne il successo.
  2. Implementazione: Introdurre il cambiamento su piccola scala, in un ambiente controllato di test.
  3. Osservazione: Monitorare attentamente gli effetti del cambiamento, raccogliendo dati quantitativi e qualitativi.
  4. Feedback: Sollecitare attivamente il feedback da parte di tutte le parti interessate, come: utenti finali, staff IT e management.
  5. Analisi: Esaminare i dati raccolti e il feedback ricevuto per valutare l’efficacia del cambiamento.
  6. Adattamento: Basandosi sull’analisi, apportare le necessarie modifiche.
  7. Iterazione: Ripetere il ciclo, non dimenticandosi le lezioni apprese, di conseguenza applicarle alla prossima iterazione.

UN ESEMPIO CONCRETO

Questo principio può essere applicato nell’implementazione di un nuovo sistema di ticketing per il supporto clienti. Invece di fare un rollout completo per tutti i clienti, un approccio iterativo potrebbe prevedere:

  • Fase 1: Implementazione pilota con un gruppo ristretto di clienti
  • Fase 2: Raccolta di feedback dettagliato dagli utilizzatori e dal personale di supporto
  • Fase 3: Analisi del feedback e apporto di eventuali modifiche
  • Fase 4: Estensione graduale agli altri clienti, con continua raccolta di feedback per migliorare il servizio

Questo approccio permette di identificare e risolvere problemi in anticipo, adattare il sistema alle esigenze specifiche dell’organizzazione e costruire gradualmente l’accettazione e la familiarità tra tutti i clienti.

L’IMPORTANZA DEL FEEDBACK

Il feedback è un elemento cruciale di questo principio. Non si tratta solo di raccogliere opinioni, ma di creare un vero e proprio dialogo con tutte le parti interessate. Questo potrebbe includere:

  • Sondaggi regolari agli utenti
  • Sessioni di debriefing con il team IT
  • Analisi dei dati di utilizzo del sistema
  • Osservazione diretta degli utenti mentre interagiscono con il nuovo sistema

L’obiettivo è creare un ciclo di feedback continuo che alimenti il processo di miglioramento. Questo non solo aiuta a perfezionare il cambiamento specifico in corso, ma anche a costruire una cultura organizzativa che valorizza l’apprendimento continuo e l’adattabilità.

Procedere in modo iterativo con feedback non significa procedere lentamente o con eccessiva cautela. Al contrario, permette alle organizzazioni di essere più agili e responsive, adattandosi rapidamente alle mutevoli esigenze del business e degli utenti. È un approccio che riconosce che il percorso verso l’eccellenza nell’ITSM è un viaggio continuo, non una destinazione fissa.

4. COLLABORARE E PROMUOVERE LA VISIBILITÀ

Il quarto principio di ITIL, sottolinea l’importanza cruciale della cooperazione e della trasparenza nell’ITSM. Questo principio riconosce che l’efficacia dei servizi IT non dipende solo dall’eccellenza tecnica, ma anche dalla capacità di lavorare in sinergia con tutte le parti dell’organizzazione e di mantenere una comunicazione aperta e trasparente.

L’essenza di questo principio sta nel riconoscere che l’IT non opera in modo isolato, ma è invece parte integrante di un ecosistema aziendale più ampio. Una collaborazione efficace non solo migliora la qualità dei servizi IT, ma contribuisce anche ad allineare l’IT con gli obiettivi aziendali più macro.

COME APPLICARE IL PRINCIPIO

Per applicare efficacemente questo principio, le organizzazioni dovrebbero concentrarsi su diversi aspetti chiave:

  • Promuovere una cultura di collaborazione: Incoraggiare attivamente la condivisione di conoscenze e la cooperazione tra team e dipartimenti. Questo potrebbe includere la creazione di knowledge base interne, spazi di lavoro condivisi, l’organizzazione di sessioni di brainstorming inter-funzionali o l’implementazione di sistemi di ricompensa che premiano la collaborazione.
  • Aumentare la visibilità dei processi IT: Rendere i processi IT più trasparenti e comprensibili per tutte le parti interessate. Questo potrebbe comportare la creazione di dashboard accessibili che mostrano lo stato dei servizi IT, l’avanzamento dei progetti e le metriche chiave di performance.

ESEMPIO PRATICO

Questo principio può essere applicato nella gestione di un grande progetto di trasformazione digitale. Invece di fare lavorare l’IT in modo isolato, un approccio collaborativo potrebbe prevedere:

  • La creazione di un team di progetto cross-funzionale che include rappresentanti dell’IT, del business, del marketing e delle operazioni.
  • L’istituzione di riunioni settimanali di aggiornamento aperte a tutti gli stakeholder interessati.
  • La creazione di un portale di progetto online dove tutti possono vedere gli aggiornamenti sullo stato di avanzamento, i prossimi passi e i potenziali rischi.
  • L’organizzazione di sessioni di “test” regolari dove il team IT può mostrare i progressi e raccogliere feedback in tempo reale.

Questo approccio non solo migliora la qualità del risultato finale, ma aiuta anche a costruire fiducia e comprensione reciproca tra l’IT e il resto dell’organizzazione.

La promozione della visibilità va oltre la semplice condivisione di informazioni. Si tratta di creare una comprensione condivisa degli obiettivi, delle sfide e dei successi dell’IT. Quando tutte le parti dell’organizzazione hanno una visione chiara di come l’IT contribuisce al valore aziendale, è più facile ottenere supporto per iniziative IT e allineare gli sforzi IT con gli obiettivi aziendali più ampi.

5. LAVORARE IN MODO OLISTICO 

Il quinto principio di ITIL, “Pensare e lavorare in modo olistico”, enfatizza l’importanza di considerare l’IT non come un’entità isolata, ma come parte di un sistema più ampio e interconnesso. Questo principio riconosce che ogni servizio, pratica o processo IT ha un impatto sull’intera organizzazione e, a sua volta, è influenzato da molteplici fattori esterni all’IT.

L’essenza di questo principio sta nel comprendere che l’efficacia dell’IT non può essere misurata o migliorata in isolamento. Richiede invece una visione d’insieme che tenga conto di come l’IT si integra con l’intero ecosistema aziendale.

COME LAVORARE IN MODO OLISTICO

Per applicare efficacemente questo principio, le organizzazioni dovrebbero:

  1. Mappare le interdipendenze: Creare una mappa visuale che mostri come i vari servizi IT si collegano tra loro e con i processi aziendali più ampi. Questo aiuta a identificare potenziali impatti a cascata di cambiamenti o problemi in una parte del sistema.
  2. Adottare un approccio end-to-end: Considerare l’intero ciclo di vita dei servizi IT, dalla concezione alla dismissione, e come ogni fase influenza e è influenzata dal resto dell’organizzazione.
  3. Allineare gli obiettivi IT con quelli aziendali: Assicurarsi che ogni iniziativa IT sia direttamente collegata a obiettivi aziendali più ampi e che il suo impatto sia valutato non solo in termini di metriche IT, ma anche di risultati aziendali.

ESEMPIO PRATICO

Un esempio pratico di come questo principio può essere applicato è nella gestione di un importante aggiornamento del sistema ERP aziendale. Un approccio olistico potrebbe includere:

  • Condurre un’analisi d’impatto completa che consideri non solo gli aspetti tecnici, ma anche come l’aggiornamento influenzerà i processi aziendali, la formazione dei dipendenti, le relazioni con i fornitori e l’esperienza del cliente.
  • Creare un team di progetto che includa rappresentanti dell’IT, delle operazioni, della finanza, delle risorse umane e del servizio clienti.
  • Sviluppare un piano di comunicazione che tenga informati tutti gli stakeholder, dalle fasi iniziali di pianificazione fino all’implementazione e oltre.
  • Implementare un sistema di monitoraggio che tracci non solo le metriche tecniche dell’aggiornamento, ma anche il suo impatto sulle prestazioni aziendali complessive.

Pensare e lavorare in modo olistico richiede un cambiamento di mentalità. Invece di concentrarsi solo sulla risoluzione di problemi specifici o sull’implementazione di singole tecnologie, i professionisti IT devono sempre considerare il quadro più ampio. Questo approccio può portare a soluzioni più robuste e sostenibili che creano valore a lungo termine per l’intera organizzazione.

6. MANTENERE SEMPLICITÀ E PRATICITÀ

Il sesto principio di ITIL, “Mantenere semplicità e praticità”, sottolinea l’importanza di evitare complessità non necessarie nell’ITSM. Questo principio riconosce che spesso le soluzioni più semplici sono anche le più efficaci e sostenibili nel lungo termine.

L’essenza di questo principio sta nel riconoscere che la complessità può essere un ostacolo significativo all’efficienza e all’efficacia dei servizi IT. Sistemi, processi o pratiche inutilmente complesse sono più difficili da mantenere, più soggetti a errori e spesso meno flessibili nell’adattarsi ai cambiamenti.

COME EVITARE COMPLESSITÀ NON NECESSARIE

Per applicare efficacemente questo principio, le organizzazioni dovrebbero:

  1. Semplificare i processi: Esaminare regolarmente i processi esistenti per identificare passaggi ridondanti o non necessari. L’obiettivo dovrebbe essere quello di semplificare senza compromettere il funzionamento e l’efficacia.
  2. Adottare un approccio minimalista alla documentazione: Assicurarsi che la documentazione sia chiara, concisa e facilmente accessibile. Evitare di creare documentazione eccessiva che rischia di non essere letta e aggiornata.
  3. Favorire soluzioni intuitive: Quando si implementano nuovi strumenti o tecnologie, dare priorità a quelli che sono facili da usare e richiedono una formazione minima.
  4. Standardizzare dove possibile: Adottare standard e best practice può aiutare a ridurre la complessità e migliorare l’interoperabilità.

UN ESEMPIO PRATICO

Un approccio semplice e pratico potrebbe prevedere:

  • La creazione di un catalogo di servizi semplificato che raggruppa le richieste comuni in categorie facilmente comprensibili.
  • L’implementazione di un sistema di ticketing intuitivo con un’interfaccia user-friendly che guida gli utenti attraverso il processo di invio delle richieste.
  • L’automazione delle richieste di routine, come il reset delle password o l’accesso alle applicazioni comuni.
  • La creazione di una knowledge base di facile consultazione che permette agli utenti di risolvere autonomamente i problemi più comuni.

Mantenere la semplicità non significa sacrificare la qualità o la funzionalità. Al contrario, si tratta di focalizzarsi su ciò che è veramente essenziale e di eliminare tutto ciò che aggiunge complessità e non aggiunge valore.

7. OTTIMIZZARE E AUTOMATIZZARE

Il settimo e ultimo principio di ITIL, si concentra sull’uso intelligente della tecnologia per migliorare l’efficienza e l’efficacia dei servizi IT. Questo principio riconosce che, nell’era digitale, l’automazione e l’ottimizzazione sono fondamentali per mantenere la competitività e liberare risorse umane per attività a maggior valore per l’azienda.

L’essenza di questo principio sta nel riconoscere che molte attività ripetitive e di routine possono essere eseguite in modo più efficiente dalle macchine, permettendo al personale IT di concentrarsi su compiti che richiedono creatività, problem-solving e interazione umana.

COME OTTIMIZZARE E AUTOMATIZZARE LE ATTIVITÀ

Per applicare efficacemente questo principio, le organizzazioni dovrebbero:

  1. Identificare le opportunità di automazione: Analizzare i processi esistenti per individuare attività ripetitive che possono essere automatizzate. Questo potrebbe includere la gestione delle patch, il monitoraggio dei sistemi o l’elaborazione di richieste di routine.
  2. Implementare tecnologie di automazione intelligenti: Utilizzare strumenti come l’intelligenza artificiale e il machine learning per creare sistemi di automazione più sofisticati e adattivi.
  3. Ottimizzare prima di automatizzare: Assicurarsi che i processi siano efficienti e snelli prima di automatizzarli. Automatizzare un processo inefficiente spesso porta solo a risultati insoddisfacenti più rapidamente.

Un esempio pratico di come questo principio può essere applicato è nell’ambito del monitoraggio e della gestione delle infrastrutture IT. Un approccio ottimizzato e automatizzato potrebbe includere:

ESEMPI PRATICI DI AUTOMAZIONE

  • L’automazione del processo di scalabilità delle risorse cloud in base al carico di lavoro, garantendo prestazioni ottimali e costi contenuti.
  • L’uso di chatbot basati per gestire le richieste di supporto di primo livello, permettendo al personale IT di concentrarsi su problemi più complessi.

È fondamentale comprendere che l’ottimizzazione e l’automazione sono strumenti strategici, non obiettivi fine a se stessi.

L’implementazione delle automazioni richiede però un’attenta valutazione: automatizzare un processo che richiederebbe meno tempo se eseguito manualmente sarebbe controproducente. L’obiettivo cardine deve sempre essere la creazione di un valore tangibile e duraturo

SFIDE E SOLUZIONI

SFIDE COMUNI

L’attuazione di questi principi può essere impegnativa. Alcune sfide comuni che le organizzazioni devono affrontare sono la resistenza al cambiamento, la mancanza di collaborazione e la difficoltà di raccogliere feedback. Scopriamo alcune possibili soluzioni per superare queste sfide.

ITIL PER LE PMI

E’ importante notare che i vantaggi di ITIL e dell’ITSM non sono limitati alle grandi imprese. Infatti, le piccole e medie imprese (PMI) possono sfruttare la potenza del software ITSM per ottenere notevoli miglioramenti nella fornitura di servizi IT.

Adottando pratiche ITSM su misura per le loro esigenze, le PMI possono aumentare l’efficienza, ridurre i costi e fornire un servizio migliore ai clienti interni ed esterni.

SOLUZIONI ATTUABILI

  1. Gestire la resistenza al cambiamento: Istruire il proprio team sui vantaggi dei 7 principi guida e coinvolgerlo nel processo di implementazione. Fornire formazione per facilitare la transizione.  
  2. Promuovere la collaborazione: Incoraggiare la comunicazione regolare tra i reparti. Gli strumenti di collaborazione e le riunioni periodiche possono contribuire a promuovere un ambiente collaborativo.  
  3. Raccogliere feedback accurati: Utilizzate una combinazione di osservazione diretta, sondaggi e strumenti di feedback per raccogliere informazioni accurate e complete. Impegnatevi regolarmente nell’ascolto degli utenti finali per capire le loro esigenze ed esperienze. 

CONCLUSIONE

I 7 principi guida di ITIL rappresentano un approccio olistico e pragmatico alla gestione dei servizi IT che può trasformare in meglio il modo in cui le organizzazioni operano.

Dall’enfasi sul valore e la collaborazione, alla promozione della semplicità e dell’automazione, questi principi offrono una roadmap per un IT più efficace, efficiente e allineato con gli obiettivi aziendali.

L’applicazione di questi principi richiede sicuramente un cambio di mentalità e di cultura organizzativa, leadership e predisposizione all’autocritica.

L’adozione dei principi ITIL può fare la differenza tra un’organizzazione che sopravvive e una di successo che prospera.

Mentre riflettete su come implementare questi principi nella vostra organizzazione, ricordate che il viaggio verso l’eccellenza nell’ITSM è continuo. Iniziate con piccoli passi, celebrate i successi lungo il percorso e siate pronti ad adattarvi man mano che imparate e crescete.

RIFLESSIONI SUL PERCORSO DA INTRAPRENDERE

L’IT non è più solo un supporto al business, ma un vero e proprio motore di innovazione e crescita. Abbracciando i 7 principi guida di ITIL, le organizzazioni possono sbloccare il pieno potenziale dei loro servizi IT e guidare la trasformazione digitale con sicurezza e successo.

Contatta il nostro team per scoprire come adottare il nostro software ITSM e implementare al meglio i principi guida di ITIL. Scoprirete quanto sia facile, dato che Deepser stesso segue il framework ITIL. 

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